Come progettare il logo della propria azienda

Ogni designer, mentre progetta un logo aziendale, sa bene che questo deve funzionare prima in bianco e nero, perché se non è valido in questo modo, non lo sarà nemmeno a colori. Questa regola non scritta deriva dal fatto che, quando pochi decenni fa i loghi venivano stampati su buste delle lettere, volantini, biglietti da visita e altri prodotti di stampa di piccolo formato, per la maggior parte venivano stampati in bianco e nero poiché la stampa a colori aveva un costo elevato e quindi per risparmiare soldi si tendeva ad optare per la stampa senza colori. Una delle aziende però che iniziò a distinguersi dalle altre fu Apple, che aveva il famoso logo della mela con il morso con le sei strisce dei colori dell’arcobaleno; il suo logo fu infatti definito “il più costoso di sempre”, proprio in virtù della reputazione che la Apple stessa voleva raggiungere, ostentando la qualità elevata e quindi la ricchezza dei suoi prodotti.

Con l’avanzare della tecnologia anche la grafica è diventata sempre più digitale e meno cartacea, e con l’abbassarsi del costo della stampa, questa regola del logo funzionante al 100% in bianco e nero è stata abbandonata, o per lo meno è passata in secondo piano rispetto alle altre.

Quando è necessario che un logo funzioni in bianco e nero?

Innanzitutto, partire con il progettare un logo in bianco e nero è buona cosa poiché così riuscirai a concentrarti sulla forma del logo senza distrazioni sulla scelta del colore. Qui di seguito alcuni esempi dove è necessario che il logo funzioni anche in bianco e nero:

- Quando si stampa su libri e quotidiani: questo è il motivo principale per cui fino a qualche anno fa era necessario che i loghi dovessero funzionare in bianco e nero, poiché tutto veniva stampato così. Ancora oggi, le pagine interne dei libri e le pubblicazioni editoriali vengono stampate in bianco e nero, avere quindi un logo funzionale in questa versione è sicuramente vantaggioso;

- Quando si realizzano vetrofanie: se la vetrofania viene realizzata con la tecnica “frosted vinyl”, il logo è più efficace se fatto in bianco e nero o nella versione monocromatica. Il colore dovrà essere scelto in base al contesto in cui l’adesivo verrà applicato, in modo che non si disperda;

- Quando si stampano scontrini e ricevute: un logo che dovrà essere stampato su scontrini o ricevute deve essere comprensibile nella versione in bianco e nero e un logo progettato per essere cucito sopra un’etichetta dovrà avere le stesse caratteristiche sia in versione bianco e nero che in quella monocromatica;

- Quando si incide o stampa in rilievo: quando un logo si incide in superfici come legno, metallo o deve essere stampato in rilievo, è importante che il logo funzioni sia in monocromatico che in bianco e nero, ma soprattutto che sia facilmente identificabile;

- Quando si utilizza come watermark su foto o video: avere un logo bianco funzionale quando lo si deve utilizzare su un video, così da tutelare il copyright di un’immagine, oppure per farlo risaltare quando lo si mette sopra una foto.

Se ti stai chiedendo quindi se bisogna provare un logo in bianco e nero prima di decidere se tenerlo o meno, la risposta può avere sia dei pro che dei contro. Conviene perché mentre lo si progetta ci si focalizza solo sulla forma senza farsi influenzare da una preferenza di colori; mentre invece non è necessario perché grazie all’avvento di internet e dei social, la comunicazione passa inevitabilmente da quelli e quindi si ha la possibilità di sbizzarrirsi con i colori e le sfumature, senza il passaggio sulla stampa.

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